ilza prestinari

Inizia la sua formazione all’Accademia “La Mascara” di Motevideo, poi Marcel Marceau in Tournè in Sud America la scopre e le offre una borsa di studio c/o la sua scuola.
Una volta a Parigi collabora a dei programmi del Ministero dell’Educazione Francese alternando in Uruguay spettacoli radio-televisivi.
Dal ’62 al ’68 si traferisce a New York e studia con Lee e Pola Strasberg.
Frequenta poi l’Actor’s Studio sempre sotto la guida del maestro Strasberg e Frank Corsaro. Nel ’67 ottiene la cattedra di arte mimica al “Shakespeare Festival Theatre of New York“.
Nuovamente a Parigi dove si specializza nel mimo classico francese, lavora con Jacques Tatì che la aiuta ad impostare una nuova maschera di mimo che in seguito porterà sulla scena.
Come insegnante di recitazione collabora all’originale televisivo per la Rai “Passione di Cristo” e tiene dei corsi didattici di drammaturgia e mimo c/o lo SPICS (Studio Internazionale della Comunicazione Sociale).
Dal 1980 ad oggi ai suoi impegni di attrice e regista, Ilza Prestinari si dedica al lavoro di teacher-coach di recitazione secondo il metodo Stanislavskij-Strasberg, preparando professionisti e non al mestiere dell’attore.

Cinema & Teatro

Nel ’65 realizza a “OFF BROADWAY” il musical “Canciones para mirar” imponendosi all’attenzione del pubblico e della critica newyorchese e nel ’67 collabora nei circuiti di Teatro Sperimentale di New York incluso l’ “off off” del “Mama coffee shop“.
Realizza tre spettacoli di pantomima e di caffè-concert che porta in tournèe nelle più grandi città del Sud e Nord America: “Midnight cow-girl” – “Pantomime” – “Canciones para mirar”.
 
Tornata in Italia è attrice e coreografa al festival di Spoleto ne “Il sogno dei carnefici“, intanto per la Rai è protagonista di “Re vento” (una delle prime realizzazioni a colori).
Non abbandonando mai il mimo, suo primo amore, porta in tournèe “Donna samba e liberazione” nelle maggiori città italiane.
Nel ’77 a Castel Gandolfo per Sua Santità il Papa, presenta in veste di regista e coreografa lo spettacolo “Er vangelo secondo noantri” di Bartolomeo Rossetti.
 
Coreografa di numerosi spettacoli: “L’arcicoso” di Pingete; “Il Duello” di Alfonso Gatto; “Il supermaschio” di Alfred Jarry.
 
Attrice e coreografa di “Come tu mi vuoi” presentato nel ’78 al Festival di Agrigento; la ritroviamo nel cast dello sceneggiato “Alessandro Magno” prodotto dalla TV Svizzera. Con la sua compagnia RE.MI.DA. mette in scena diversi spettacoli in cui canto-danza-mimo e recitazione si fondono in un linguaggio comune.
 
Come interprete la ritroviamo nei seguenti film: protagonista di “Silent word” presentato al Festival di Taormina e “Bobok” tratto da un racconto di Dostojevskij e prodotto dalla C.B.S. di N.Y. “La citta delle donne” di Federico Fellini; “Io sono fotogenico” di Dino Risi; “La Ciociara” (remake) di Dino Risi; “Il magistrato” (produzione Australiana); “Death has a bad reputation” (produzione Inglese) di F. Forsyght; “Sotto il vestito niente 2“; “Una casa sotto il cielo” di R. Locci; “Giulia’s Super” (produzione Austriaca); “The age of Treasure” (Columbia pictures); “Esther la regina di Persia” (RaiDue).
 
Negli ultimi anni si dedica alla regia scegliendo testi che le permettono di approfondire il suo sapere sull’attore: “Il margine invisibile“, “La voce umana“.
Al Festival Internazionale di Avignone presenta nel 2001 “Vissi d’Arte, vissi per Maria” di Roberto d’Alessandro e riscuotendo grande successo di pubblico e di critica la stagione successiva presenta “Rosel” di Harald Mueller e nuovamente “Vissi d’Arte, vissi per Maria”, rappresentata anche al teatro Des Déchargeur di Parigi.
L’opera viene scelta dalla direzione artistica del Teatro dell’Opera d’Avignon e inserita nel cartellone 2003.
 
Dal 2004 si dedica quasi completamente all’insegnamento curando i sui laboratori e lavorando come actor coach, in Italia e negli USA.
Si dedica inoltre alla sua nuova creatura, la KostantLee Studio che costituisce con la figlia, in cui cura diversi eventi culturali.
Ultimamente è nel film per la Rai “Mal’aria” nel ruolo di Ubalda/Bolda.

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